Research Projects

La legge e le leggi tra medioevo e prima età moderna

Tipologia finanziamento Istituzionale

Ambito disciplinare Sociologia

Ente Finanziatore ATENEO - Attività di Ricerca Istituzionali (EX 60%)

Data avvio: 30 September 2013

Data termine: 30 September 2016

Durata:

Abstract:

Nel quadro di una impostazione storico-concettuale che, problematizzando la nozione di secolarizzazione, assuma a proprio centro la genesi del plesso teologico-politico che accompagna l'emergenza di una nuova nozione di potere e con esso della forma statuale della politica, la ricerca intende mettere a fuoco alcuni rilevanti aspetti del pensiero di uno degli esponenti maggiormente significativi della Seconda Scolastica, il gesuita Francisco Suarez, figura nella quale l'affermarsi di una linea 'istoriale' nella storia della metafisica, destinata a prolungarsi ben oltre la soglia del moderno (sino a Wolff e Kant), si concreta in un 'corpo a corpo' con l'impianto speculativo del tomismo. Tale confronto si mostra ambivalente: nel tentativo di conservarlo innovando, il pensiero suareziano ne avvia la decomposizione. Lungo le faglie che la decisione metafisica di Suarez produce nell'impianto pratico e speculativo del tomismo, si tratta di commisurarne la portata sul piano giuridico e latamente politico. Sul piano giuridico, rilevante appare la disintegrazione del plesso semantico della legge naturale operata da Suarez, in modo particolare attraverso la riproblematizzazione dell'articolazione tra la legge e le leggi importata da una straordinaria 'decisione' sulla dimensione della volontà. Sul piano più strettamente politico, il pensiero del gesuita si confronta aspramente con il portato più significativo della sacralizzazione dello statuale, la teologia politica. La riflessione suareziana si mostra distonica rispetto a questo esito, che sarà vincente per la modernità politica; tuttavia, in quanto tentativo di mediazione ontologica di faccia ai grandi processi costituenti del moderno, essa permane interna alla tensione di giuridico e di politico, di artificialità del giuridico e naturalità della politica. 
In definitiva, si tratta di ripensare nella loro genesi i concetti di legge, di comando, di volontà, di contratto, attraverso i quali si elaborano insieme la nozione (pre-)moderna di diritto naturale e la nuova determinazione dello jus gentium come diritto internazionale interstatuale, contemporaneamente all'affermarsi di un fragile equilibrio tra autorità ecclesiastica (dotata di potestas indirecta) da un lato e monarchie assolute di diritto divino dall'altro. Dimensione teologico-politica e antropologia filosofica della 'pura natura' paiono essere gli elementi primari per una lettura storico-concettuale della determinazione suareziana della legge.
Le scansioni della ricerca riguardano dapprima la messa a fuoco della distanza della problematica suareziana della legge dalla sintesi tomista e tardo-medievale dalla legge naturale; in secondo luogo, il nodo della teologia politica nel confronto che Suarez apre con l'assolutismo regio; in un terzo momento, l'immagine della comunità politica nel rapporto tensivo con la potestas indirecta del pontefice.
Alle linee di ricerca qui esposte e sulle quali si sta lavorando, si intende dedicare come risultato finale una monografia. Come risultato intermedio, si ritiene necessario, inoltre, promuovere incontri di studio e discussione specialistici, anche nella forma convegno sui temi trattati.