Personale docente
Giulia Fasan
Ricercatore a tempo determinato di tipo A
PAED-01/B
Indirizzo: VIA BEATO PELLEGRINO, 28 - PADOVA . . .
E-mail: giulia.fasan@unipd.it
Orari di ricevimento
- Il Giovedi' dalle 11:00 alle 12:00
presso Il ricevimento si svolge solo previa prenotazione sia in presenza (presso lo studio della docente al 2° piano di via Beato Pellegrino 28) sia in forma telematica via Zoom
Si riceve su appuntamento, inviando una mail a giulia.fasan@unipd.it Link Zoom per il ricevimento online: https://unipd.zoom.us/my/giulia.fasan
Insegnamenti
- LABORATORIO DI RICERCHE COMPARATIVE IN EDUCAZIONE, AA 2024 (SUQ1094652)
- STORIA DELLA PEDAGOGIA ED EDUCAZIONE COMPARATA, AA 2024 (SFO2042687)
- LABORATORIO DI RICERCHE COMPARATIVE IN EDUCAZIONE, AA 2023 (SUQ1094652)
- STORIA DELL'EDUCAZIONE E DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE, AA 2023 (SFO2042867)
- STORIA DELLA PEDAGOGIA ED EDUCAZIONE COMPARATA, AA 2023 (SFO2042687)
- LABORATORIO DI RICERCHE COMPARATIVE IN EDUCAZIONE, AA 2022 (SUQ1094652)
- LABORATORIO DI RICERCHE COMPARATIVE IN EDUCAZIONE, AA 2021 (SUQ1094652)
Curriculum
Giulia Fasan è Ricercatrice a tempo determinato di tipo A presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata (FISPPA) dell’Università di Padova, nell’ambito del settore scientifico disciplinare M-PED/02.
I suoi interessi di ricerca riguardano la storia delle professioni educative, la storia e la storiografia delle idee pedagogiche, l'epistemologia e la metodologia della ricerca storico-pedagogica, l’educazione comparata e il suo metodo.
Area di ricerca
a. Storia delle idee e delle teorie pedagogiche con specifica attenzione all’epistemologia, alla metodologia e alla didattica della disciplina, ma anche ad alcuni classici della pedagogia e ad alcune correnti di pensiero.
b. Storia della professione dell’educatore (oggi educatore socio-pedagogico) e la storia delle istituzioni educative che hanno visto nascere ed evolversi tale professione.
c. Storia comparata dell’educazione, soprattutto in riferimento agli aspetti metodologici, alla sua didattica e alla comparazione di idee e teorie pedagogiche.
d. Storia della materialità educativa e delle istituzioni educative – con particolare attenzione alla scuola, all’infanzia e alla giovinezza e alla ricostruzione storiografica a partire da fonti materiali – di fine Ottocento e del Novecento.
Tesi proposte
E' necessario concordare eventuali tesi con molto anticipo.
Il relatore, compatibilmente con il carico di lavoro, restituisce il testo al laureando/alla laureanda e ne discute i contenuti entro 2 settimane. SI PREGA DI TENERE CONTO DEI TEMPI DI CORREZIONE.
NON E' MAI POSSIBILE SCRIVERE UNA TESI MAGISTRALE IN DUE O TRE MESI.
Il laureando/la laureanda verrà seguito mediante periodici incontri durante l'orario di ricevimento.
Di norma ogni singolo capitolo viene letto due volte, così da dare allo studente/alla studentessa chiare indicazioni su come proseguire nell'impostazione del lavoro e nella revisione (bibliografia, citazioni, note ecc.).
Ogni volta che lo studente/la studentessa ripresenta delle parti della tesi è tenuto/tenuta a EVIDENZIARE LE MODIFICHE E LE CORREZIONI apportate.
La tesi viene poi interamente riletta dal relatore quando conclusa, prima della consegna definitiva.
CONSIGLI
Quando si conclude una versione di un capitolo o di una sezione, rileggere attentamente prima di consegnarla al relatore. Riguardare il testo almeno un paio di giorni dopo averlo finito: questo stacco favorisce un minimo di oggettività e quindi aiuta a identificare più facilmente i punti critici.
Non solo bisogna controllare ortografia, sintassi e struttura complessiva del testo (errori banali e periodi lunghi e contorti distraggono e impediscono la correzione), ma, prendendo la prospettiva del lettore, è necessario valutare la comprensibilità di quello che si ha scritto e l'aderenza a quello che si vuole dire.
Il relatore non corregge ogni dettaglio, ma cerca di identificare insieme al laureando/alla laureanda problemi di tipo contenutistico, o problemi generalizzati di organizzazione del testo, focalizzandosi su alcuni esempi. Tocca allo studente/alla studentessa le conclusioni e adeguare il testo di conseguenza, anche in punti con problemi analoghi che non saranno necessariamente stati indicati.