Research Projects

Modelli organizzativi e condizioni di lavoro in Fincantieri (1959-2012): un'indagine in chiave di global labour history

Tipologia finanziamento Istituzionale

Ambito disciplinare Sociologia

Ente Finanziatore ATENEO - Attività di Ricerca Istituzionali (EX 60%)

Data avvio: 30 September 2013

Data termine: 30 September 2016

Durata:

Abstract:

Il presente progetto mira ad analizzare in una prospettiva comparativa internazionale il caso del settore pubblico o controllato dallo Stato della cantieristica navale in Italia, concentrandosi soprattutto sulle trasformazioni organizzative e delle condizioni di lavoro avvenute nei diversi stabilimenti navalmeccanici entrati sotto l'ombrello operativo della Fincantieri dal 1959 (anno della costituzione del gruppo) ad oggi. Questo progetto sulla cantieristica pubblica italiana fa parte di un più ampio progetto promosso dal prestigioso International Institute of Social History (IISH) di Amsterdam, cui il proponente della presente iniziativa di Ateneo ha aderito. IISH ha promosso fin dal 1995 la prospettiva dei global labour studies, attivando ricerche diacroniche e comparative relative a diversi settori lavorativi, coinvolgendo decine di ricercatori, soprattutto tra Asia, Americhe ed Europa, ognuno dei quali esperto o interessato per ogni singola realtà nazionale o regionale da approfondire per essere poi comparata. Finora sono apparsi gli studi sul settore tessile e sul lavoro dei portuali; nel 2012 è stata attivata la ricerca sul settore delle costruzioni navali. Il proponente è stato individuato come partecipante del progetto di IISH, in quanto aveva svolto ricerche comparative e diacroniche non solo sul caso dei lavoratori marittimi mercantili, ma anche specificamente sulla cantieristica italiana, avendo già pubblicato un libro, nel quale veniva pioneristicamente analizzato il caso della cantieristica navale in chiave comparativa internazionale - Valter Zanin (a cura di), "Organizzazione e trasformazioni nella navalmeccanica: il caso della Fincantieri di Porto Marghera", Padova, Cleup, 2002, in part. pp. 9-40. Per permettere le comparazioni tutti gli studiosi - tra cui il proponente del presente progetto su fondi ex 60% - si sono ritrovati in due incontri seminariali tenutisi a Leipzig e ad Amsterdam per stendere una griglia comune di domande e di aspetti da analizzare per permettere appunto una più efficace comparazione dei casi. Gli aspetti e le domande concordate cui i singoli approfondimenti dei casi nazionali dovranno rispondere riguardano il contesto produttivo, il profilo dei lavoratori, i rapporti di produzione. Va per altro specificato che, sviluppando spesso i grandi gruppi cantieristici navali - come ad esempio Fincantieri - investimenti diretti di capitale all'estero o attività in joint-venture, talora la ricerca sui singoli casi "nazionali" non si limita al solo territorio nazionale.
Sinteticamente, per quanto riguarda il contesto produttivo si tratta di analizzare: quale ruolo gioca/ha giocato nell'economia nazionale la cantieristica navale (e quale era/è il ruolo dello Stato per i cantieri di riferimento); quali tipi di lavorazioni sono/erano più diffusi e quali tipologie di naviglio erano/sono costruiti o riparati nei cantieri di riferimento; quali cambiamenti o innovazioni tecnologiche hanno interessato questa industria e In che modo questi cambiamenti o innovazioni hanno influenzato i rapporti di lavoro; quali trasformazioni si sono verificate nella natura e nell'estensione della produzione e della forza lavoro e come possono essere spiegate queste trasformazioni.
Per quel che attiene i lavoratori: qual era/è il profilo socio-professionale (estrazione sociale, provenienza territoriale, età, sesso, formazione, mansione, inquadramento) dei lavoratori assunti; quali cambiamenti sono avvenuti a questo riguardo e come possono essere spiegati questi cambiamenti della composizione tecnica e sociale dei lavoratori/trici impiegati; quali erano/sono le loro condizioni di lavoro e di riproduzione (orario di lavoro, salari, ambienti di lavoro, sicurezza, salute, alloggio, trasporto); quali sono state/sono le forme di conflitto da parte dei lavoratori per ottenere miglioramenti delle condizioni di lavoro o contro ristrutturazioni, privatizzazioni, delocalizzazione della produzione e dismissione dei cantieri; qual era/è il ruolo dei sindacati e di altre organizzazioni operaie nelle lotte dei lavoratori dell'industria navale; quale livello di solidarietà internazionale si è manifestato tra i lavoratori dei cantieri navali.
Per quel che riguarda i rapporti di produzione: quali cambiamenti si sono verificati nelle modalità di organizzazione della produzione e in che modo esse possono essere spiegate; In che modo la politica manageriale e la specializzazione produttiva hanno relazione con le strategie di risposta alle crisi in questo settore; qual è stato/è il ruolo dei sindacati, delle organizzazioni dei datori di lavoro (nazionali e internazionali) e delle altre organizzazioni nei cambiamenti organizzativi e riguardo le crisi; qual era/è l'influenza dello Stato/regime sulle relazioni industriali nel settore navalmeccanico.
Nel caso specifico italiano il settore ha sperimentato profonde trasformazioni nel periodo 1959-2012, le maggiori e più recenti tra le quali, nonostante le diversità tra i principali cantieri navali del gruppo Fincantieri, hanno avuto luogo dopo la profonda e prolungata crisi degli anni ottanta e l'emergere dei principali concorrenti asiatici. Questi cambiamenti comprendono: la dismissione quasi totale del segmento delle riparazioni navali; il mantenimento della produzione di navi militari, anche grazie ad accordi e joint venture con cantieri navali statunitensi; e soprattutto la specializzazione dei principali cantieri – specialmente quelli situati nel nord Italia- nella produzione di navi da crociera (in modo che Fincantieri, all'inizio del XXI secolo, diventa il quarto più grande gruppo costruzione navale in tutto il mondo, grazie alla costruzione di navi da crociera) . La fase della produzione di navi da crociera ha comportato l'enorme aumento della forza di lavoro terziarizzata indiretta e un suo mutato profilo, con una crescita non solo del numero di lavoratori stranieri, ma soprattutto di quello di migranti interni italiani.
Tutti questi cambiamenti sono stati accompagnati da lotte dei lavoratori e da accordi tra organizzazioni di categoria e Stato. Questi e altre trasformazioni verranno indagate cercando di soddisfare le esigenze poste dal progetto di IISH.
I metodi di ricerca per questa proposta comprendono non solo ricerche di archivio, ma anche la realizzazione di interviste di profondità con lavoratori ed ex lavoratori, inclusi ingegneri e tecnici, italiani e stranieri, con managers e con sindacalisti.